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Generale Vannacci, gelo in diretta con Parenzo: "Querelo per molto meno"

Claudio Brigliadori
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 «Ma chi è il dottor Parenzo? Ma che bellezza, ce l’ha ancora la mia maglietta?». Sembra La Zanzara, ma è L’aria che tira, su La7. Sarà perché a condurre è David Parenzo, o forse perché l’ospite, raggiunto a Bruxelles per una intervista “peripatetica”, in movimento, è il generale Roberto Vannacci.

Incalzato dall’eurodeputato della Lega, per la prima volta Parenzo sembra davvero un po’ in imbarazzo: «No, è rottamata». «Lei ce l'ha ancora la mia maglietta della Decima? L’hanno vista sulle spiagge di Anzio, ho una foto di lei con la maglietta che le ho regalato». «No, non porto magliette nere con il simbolo della Decima. Querelo per molto meno....». E giù risate.

 

 

 

Poi si entra nel vivo dell’agenda politica: è la mattina della nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo e Vannacci si mostra al riguardo piuttosto scettico: «L’Italia è un Paese fondatore dell’Unione Europea, quindi deve far pesare questa sua posizione piuttosto che dare voti per ottenere il commissarietto di turno. Sosterrò Fitto - assicura il militare, che fa parte del gruppo dei Patrioti per l'Europa - ma non migliora la nostra idea della Commissione Ue di Von der Leyen».

 

 

 

Entra quindi in scena Massimo Giannini, editorialista di Repubblica che riporta tutti alla polemica su Open Arms. «Generale è per sempre. Lei è stato a lungo un uomo delle istituzioni: le chiedo, non prova un profondo imbarazzo per il tentativo del governo di difendere Salvini dal processo? Non è una gravissima distorsione del nostro assetto costituzionale?». «Io resto rappresentante delle istituzioni, l’errore è stato fatto quando è stata data l’autorizzazione a procedere in Parlamento, Salvini stava perseguendo degli interessi nazionali». E Giannini e Parenzo restano con un palmo di naso. 

Vannacci-Parenzo, gurda qui il video di L'aria che tira su La7

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