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Francesca Pascale a Otto e Mezzo: "Boccia? No, delusa da Meloni", parole pesanti

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"Col post abbastanza irriverente su Berlusconi intendevo dire che l’attuale governo non è bravo nemmeno a commettere gli errori di Berlusconi. L’ho fatto in modo abbastanza frivolo, non credevo di suscitare così tanta critica. Mi ha fatto piacere ma significa anche una cosa ben precisa: probabilmente Berlusconi fa sentire la sua mancanza. Nonostante la Meloni non scenda nei sondaggi, quell’elettorato di destra si sta stancando ad ascoltare cose che agli italiani tutti non interessano". Così Francesca Pascale, ospite di Otto e Mezzo su La7 parla di quell'immagine postata sui social il giorno dopo le dimissioni di Sangiuliano. "Della Boccia non mi sono fatta un’idea ben precisa, non mi appassiona. Mi chiedo: se l’incarico fosse andato in porto questo caos mediatico sarebbe nato? Non conosco bene la vicenda ma questo mi lascia pensare. La signora Boccia fa la sua strada, non mi sento di giustificarla né di infierire ulteriormente su Sangiuliano, anche io in passato ho subito sciacallaggio mediatico e non lo auguro a nessuno. Della vicenda quello che mi piacerebbe sottolineare è la morale, l’ipocrisia di una certa destra abbastanza feroce che spesso usa la doppia morale strumentalizzando uno dei temi più importanti dell’Italia, cioè la famiglia tradizionale", ha proseguito l’ex compagna del Cav, secondo la quale non esisterebbero "somiglianze tra gli scandali di Sangiuliano e quelli di Berlusconi, ma neanche tra gli altri scandali italiani". "Mi sorprende che una donna al potere e al governo si comporti come un uomo", ha poi aggiunto Pascale.

A questo punto vomita odio sulla Meloni: "Di fronte ad una vicenda come quella di Sangiuliano - ha rimarcato - lei sta dalla parte dell’uomo, anche se è una sua persona di fiducia. Non riesce ad ascoltare entrambe le voci e avere una posizione meno partitica. Piuttosto che continuare a fare campagna elettorale è venuto il momento di iniziare governare e a parlare per tutti. Giorgia Meloni ha un profilo che posso solo rispettare, ma il fatto di essere donna non le dà il diritto di essere la più brava dei presidenti del Consiglio. Di lei mi deludono i suoi tre valori fondamentali Dio, patria e famiglia che puntualmente disonorano. Un Dio che amano soltanto quando serve per vessare la comunità omosessuale ma mai ascoltato quando serve accogliere qualcuno in difficoltà. Quale patria? Quella che il suo amico Orban ha offeso chiamandoci tutti delinquenti? Della famiglia non si è capito quale modello bisogna rispettare, se quello con l’amante nel cassetto perché sei potente o se finalmente ognuno di noi può avere il suo modello di famiglia ed essere rispettato".

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