In Onda, Alessandra Todde insulta Calderoli: "Incredibile faccia tosta"
Sharon Verzeni a parte, in Italia tiene ancora banco la questione della legge Calderoli. La riforma sull'autonomia differenziata continua a spaccare il Paese. Non a causa dei suoi effetti. Piuttosto perché dalle parti del campo largo - o forse larghissimo - c'è grande voglia di affossare l'azione del governo guidato da Giorgia Meloni. Lo strumento principe, in questo caso, è il referendum, con il quale il centrosinistra spera di mobilitare gli italiani per inviare un chiaro messaggio al centrodestra e, quindi, affossare la riforma.
Anche di questo si è parlato a lungo nel corso della puntata di In Onda, il talk show politico di La7 condotto da Luca Telese e Marianna Aprile. Ospite della trasmissione, la governatrice della Sardegna - in quota Movimento Cinque Stelle - Alessandra Todde.
La presidente sarda non ha usato mezzi termini per criticare le parole del leghista Roberto Calderoli. Il ministro per gli Affari regionali e le autonomie aveva criticato con forza il referendum difeso dal centrosinistra: "Il referendum che combatte l'autonomia differenziata spaccherebbe l'Italia in due - aveva dichiarato in un'intervista al Corriere della Sera -, metterebbe il Nord contro il Sud. Siete pronti ad assumervi questa responsabilità di fronte alla storia?".
A quel punto Alessandra Todde ha perso completamente le staffe. "Comunque la faccia tosta di Calderoli è incredibile - ha esordito così la governatrice sarda -. Quindi la sua legge non crea alcun tipo di problema e invece il referendum democratico la crea? Bisogna dire le cose come stanno: la legge sull'autonomia differenziata è una cosa che veramente spacca l'Italia e mette un elenco di regioni di serie A e di serie B. E soprattutto per quanto riguarda la Sardegna sottrae risorse. Io - ha poi aggiunto - non ci sto a fare in modo che noi veniamo schiacciati verso il basso mentre ci sono regioni che si sono rese ricche anche con i soldi di tutti i cittadini italiani che fanno la parte grossa".
In Onda: l'intervento di Alessandra Todde