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In Onda, Bocchino e la lite con Piccolotti: "Mi dica un solo nome, bugie e diffamazione"

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Non si è esaurito l’eco delle polemiche successive alle dichiarazioni del presidente della Commissione Cultura alla Camera, Federico Mollicone, che ha di fatto smentito le sentenze sui colpevoli della Strage di Bologna e parlato di un “teorema volto a colpire la destra”. Di questo si discute a In Onda, il talk di approfondimento politico estivo di La7, condotto da Luca Telese e Marianna Aprile. Quest’ultima, introducendo l’argomento, chiede all’ospite Elisabetta Piccolotti, di Sinistra Italiana, cosa ne pensi: “Immaginare un teorema di cui la magistratura è arma contundente è la stessa cosa che esprimere dubbi sull'esito di un processo?”. 

Queste le parole della Piccolotti: “No, è un attacco alla magistratura, perché la si indica come costruttrice di una menzogna, perché di fatto il presidente della commissione Cultura ha detto che quelle sentenze sono una menzogna costruita ad arte per colpire la destra e questo è gravissimo”. La Aprile incalza: “Il giorno dopo che il presidente della Repubblica aveva parlato con parole trasparenti di una strategia stragista”. Continua Piccolotti: “Le tesi che emergono da Mollicone sono aderenti a quelle che si volevano far emergere attraverso depistaggi. Lui riprende azioni, tesi, finte prove che sono state usate per cercare di deviare dalla ricerca della verità e ingannare gli italiani e le ripropone come se fossero vere. Anche qui non ci sono solo le sentenze che condannano i terroristi neofascisti che avevano relazioni di tutti i tipi e anche con esponenti dell'Msi e forse è questa la ragione – spiega la deputata di Sinistra Italiana - Mollicone cerca di sviare dalla realtà descritta nelle sentenze”.

A quel punto, però, interviene Italo Bocchino, direttore editoriale del Secolo d’Italia, che la smentisce: “Quali sono gli elementi dell'Msi? Qualche nome? Uno solo. Avanguardia Nazionale non era Msi. Un nome, uno solo nome non ce l'ha, propagazione di bugie, diffamazione”. La Piccolotti prova goffamente ad abbozzare: “Bellini dice che lui infiltrava Avanguardia Nazionale in accordo con i dirigenti dell'Msi. Io penso si riferisse ad un rapporto diretto perfino con Almirante. C'è anche un senatore dell'Msi tedesco che è stato condannato tra coloro che hanno cercato di depistare, c'è un giornalista tedesco senatore dell'Msi”. Bocchino, però, la stronca nuovamente: “Come può un membro del Parlamento dire prima che bisogna sostenere la verità giudiziaria e poi dire una cosa che non è nella verità giudiziaria, è disinformazione di bassissimo livello, di terz'ordine. I fatti che gli vengono contestati riguardano il tempo in cui era senatore di Democrazia nazionale. La signora Piccolotti purtroppo per ragioni di età non ha vissuto quella fase. Ha detto una bugia, ha letto le cose sbagliate, il libro al contrario, lo deve girare dal lato dritto”.

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