In Onda, Luca Telese: "Ormai è più facile entrare a Capitol Hill..."
«Ormai è diventato più facile entrare a Capitol Hill che in una sezione di CasaPound». Luca Telese non resiste: non può lasciarsi sfuggire l'occasione per una battuta che manda in brodo di giuggiole la collega di conduzione Marianna Aprile e uno degli ospiti di In Onda, Massimo Giannini. Mentre in studio si discute di Cutro, stragi di Stato e colpe del governo, l’inviato di La7 dall’America, Daniele Compatangelo collegato da Washington interrompe l’equilibratissimo dibattito per mostrare l’irruzione a Capitol Hill di un gruppo di manifestanti. Trumpiani? Barbari con le corna in testa? No, stavolta sono i civili e democratici pro Palestina.
La telecamera li inquadra in lontananza, Compatangelo mostra allora il suo smartphone con le riprese di Fox Tv in tempo reale. «Dobbiamo capire come sono riuscti a entrare, cantano e inneggiano contro Israele».
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Nessuno a In Onda si indigna. Passano pochi minuti e l’inviato richiede la linea: «C’è la polizia, molti si stanno organizzando in antisommossa. A occhio e croce saranno un centinaio di manifestanti antiisraeliani, stanno protestando perché domani (oggi, ndr) ci sarà Netanyahu. A 100 metri da me stanno iniziando ad arrestarli. Stiamo assistendo alla anticipazione di quello che accadrà tra poche ore». Intorno al concitato Compatangelo è tutto un via vai di agenti, ricetrasmittenti, camionette, mezzi dei vigili del fuoco. Il presidente uscente Joe Biden e gli Stati Uniti si preparano al peggio, anche a un nuovo assedio al tempio della democrazia a stelle e strisce come quello, drammatico, del 6 gennaio del 2021. Ma oggi c’è solo spazio per le mirabolanti imprese di Kamala Harris, e i “cattivi” sono solo i pro Gaza. Va tutto bene, it’s all right.
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