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Generale Vannacci scatenato, come stronca le inviate di La7: una "feroce" doppietta

Claudio Brigliadori
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Da Casa Vianello a “Casa Vannacci”. Le interviste di La7 al generale Roberto Vannacci, fresco europarlamentare eletto da indipendente con la Lega, assomigliano sempre di più a una telenovela. Anzi, a una sitcom. Le inviate di L’aria che tira domandano e lui le fulmina con una battuta. Ultimo episodio del “format”? Mercoledì mattina la trottola Ludovica Ciriello lo agguanta a Strasburgo. 

La regia la inquadra giusto in tempo per beccare il battibecco in tempo reale: «Ma che fa? Ma che fasi intromette?», la gela l’ex militare. «Sta facendo delle foto... Una cosa importantissima», spiega la giornalista un po’ imbarazzata. «Se le piacciono gli obiettivi non potrà disdegnare quelli delle nostre telecamere», ci prova il conduttore Francesco Magnani.

«Una domandina, dopo?», rilancia la Ciriello. «Vedremo, dopo ho altre cose da fare - risponde Vannacci, sulle sue -. Se lei me lo chiede prima si fanno le cose fatte per bene, come si fa normalmente, no?».

 

Qualche settimana fa era stata Elena Testi a rimbalzare ripetutamente sull’eurodeputato, rincorrendolo. «Essendo un generale ha un passo deciso», ironizzava David Parenzo. «L’avevamo contattata per chiederle un’intervista ma lei non ci ha risposto», aveva protestato la Tesi con Vannacci guadagnando poche brusche parole: «In questo momento sono molto occupato. Mi sembra un garzone a cui non hanno dato la mancia, quelli che rincorrono le persone». Tra i due, va detto, c’era un precedente: subito dopo l’elezione, la Tesi aveva chiesto conto a Vannacci dei giovani di FdI e dei saluti fascisti. «Non siete mai dritti, chiari», polemizzava l’inviata. Stroncata così: «Il fatto che fa lei le domande lo ha visto in un film poliziesco americano?».

 

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