Ci risiamo un’altra volta: le “Notti Europee” sulla Rai non piacciono agli utenti. E l’ennesima critica contro il programma televisivo della tv di Stato, condotto da Marco Mazzocchi e Paola Ferrari dopo le partite pomeridiane e serali di Euro2024 trasmesse, sono arrivate dal critico del Corriere della Sera, Aldo Grasso. Critiche che riguardano sia la conduzione, definita come “poco professionale e spesso poco rispettosa verso gli ospiti”, sia per i contenuti, che sembrano essere “poco approfonditi e poco interessanti per il pubblico”.
Sempre per Grasso, la presenza di personaggi come Eraldo Pecci e Ubaldo Righetti in studio “non aggiungono molto alla trasmissione”, stesso esito per Tony Damascelli sulle pagelle. Poi critica anche il direttore Jacopo Volpi: “Ma che brutto andare fra poco in pensione portandosi dietro l’onta di aver posto il sigillo su una trasmissione come 'Notti europee'. Una lunga carriera e poi l’avallo a 'Notti europee'! L’altra sera quando Marco Mazzocchi ha invitato Lele Adani e Alessandro Antinelli ad 'andare a dormire' (come vogliamo definire i modi poco urbani del conduttore?) mi sarei aspettato che la direzione intervenisse e invitasse il conduttore a smetterla di fare il gigione, il padrone di casa, lo spiritosone della compagnia".
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Barnabas Varga sarà operato. Chi ha seguito Scozia-Ungheria non potà mai dimenticare le lacrime dei compa...L’imbarazzo creato da Mazzocchi “è l’imbarazzo stesso che in questi casi si prova nei confronti del servizio pubblico — ha aggiunto Grasso sul Corriere della Sera — La mia aspettativa è solo un blando esercizio di retorica perché Jacopo Volpi sapeva benissimo cosa sarebbe successo ad affidare una trasmissione così importante a Marco Mazzocchi e Paola Ferrari. Ci sta anche un Eraldo Pecci a fare le sue battute, ma qual è il contributo di Ubaldo Righetti? E che senso ha che Tony Damascelli si colleghi da casa sua? A dare le pagelle, poi?”.
Per poi chiudere: “Tre minuti di Lele Adani, dal campo di gioco, valgono mezz’ora di chiacchiere di Fulvio Collovati. Dalla panchina (sempre da casa) hanno chiamato Leonardo Bonucci per farci sapere che abbandona il calcio. Mi dicono che sia un programma 'cringe'. Non so bene cosa voglia dire, ma mi fido".