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Alessandra Mussolini zittisce Donno: "Vuoi vedere il mio telefonino?". E la situazione degenera

Claudio Brigliadori
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Spogliamoci così, senza pudor..., proponeva il maestro Sergio Martino in un caposaldo della commedia erotica anni Settanta. Alessandra Mussolini fa un passo indietro: a spogliarsi, provoca l’esponente di Forza Italia ospite di L’aria che tira su La7, deve essere Leonardo Donno, il deputato del Movimento 5 Stelle uscito in carrozzina da Montecitorio la scorsa settimana. Il grillino si è ripreso alla grande dallo spavento e da allora è in tv un giorno sì e l’altro pure. E nel faccia a faccia con la vulcanica “Duciona”, perde molta baldanza e finisce per balbettare, chiedendo l’intervento di David Parenzo. In studio si parla, guarda un po’, della rissa alla Camera.

La Mussolini parte con un consiglio al pentastellato: «Sa cos’ho fatto io? Ho preso da dietro Borghezio e l’ho avvolto con il tricolore». Donno non ride, anzi la guarda quasi indignato. Poi ritrova la forza e riparte, tirando fuori la bandiera italiana che porta sempre nella tasca: «Si è spaventato, Calderoli, è indietreggiato. E a furia di indietreggiare li mandiamo a casa». Alessandra qui si scalda e davanti alle immagini della «aggressione squadrista» si inalbera: «Hai simulato!».

 

Donno legge qualche insulto ricevuto sui social e lei lo zittisce: «Vuoi vedere il mio telefonino? Vuoi vedere quello che mi dicono ogni giorno?». La situazione deraglia velocemente: «Si arriva poi alla repressione del dissenso anche in Parlamento. Gli esponenti di destra minimizzano, come la Mussolini. Ringrazio i commessi che mi hanno difeso, poteva andare molto peggio». La nipote di Benito non ci sta e bacchetta in mano si avvicina al video per dimostrare come il deputato sia caduto a terra ben dopo il parapiglia con il grillino Iezzi. Quindi urla: «Fai l’uomo, spogliati e fatti vedere, manco un pugno hai preso».

 

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