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TeleMeloni, Giuseppe Cruciani smaschera la sinistra: "Una storia ridicola"

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Nicola Porro e Giuseppe Cruciani affrontano come ogni lunedì i temi di politica e attualità della settimana nella rubrica "Un tavolo per due" a Quarta Repubblica, su Rete 4. Nella puntata del 28 maggio, i due giornalisti discutono di TeleMeloni, libertà di stampa e caso Giannini.

"Telemeloni è una trovata carina, di marketing, ma quello che dice Meloni è vero, c'era TeleDraghi prima TeleConte eccetera. Quando la subisci diventa occupazione, autoritarismo, censura", commenta Cruciani. "La storia di TeleMeloni è ridicola", aggiunge il conduttore de La Zanzara su Radio 24, "la Rai è sempre stata dominata dai partiti".

 

 

Inoltre, Nicola Zingaretti, ricorda Porro, "il 24 maggio dice che Massimo Giannini è stato svegliato alle 4 del mattino per la notifica di una diffamazione. Questa è violazione della libertà di stampa, ha detto Zingaretti. Ma se è vero che Giannini non doveva essere svegliato per la notifica non parliamo però di violazione di libertà di stampa".

 

 

"Ci sono due pesi e due misure", attacca ancora Cruciani, "quelli che si indignano per Giannini non si sono mai indignati quando riguardava giornalisti o politici di centrodestra. Secondo loro poi qui non lavorano giornalisti ma propagandisti. Il sottotesto è sempre 'siete i portavoce del governo e non giornalisti'". "A me non interessa se Giannini è di sinistra o di destra, quello che è successo è una porcheria e non ho problemi a dirlo", conclude Cruciani. 

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