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Studio Aperto, quello di cui pochissimi parlano: un "miracolo" su Italia 1

Klaus Davi
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Vi proponiamo "Tele...raccomando", la rubrica di Klaus Davi dedicata al piccolo schermo

CHI SALE (Studio Aperto)
Siamo in piena campagna elettorale e i talk show si stanno buttando a pesce su qualsiasi spunto per animare un dibattito che stenta a decollare. È vero che registrano buoni incrementi in primis DiMartedì che tocca vette del 9% di share pescando in un pubblico “antigovernativo” evidentemente con una certa efficacia. Ottimo anche Otto e mezzo che martedì ha segnato l’8.4% così come vanno bene Dritto e Rovescio e Piazzapulita. In pochi parlano però di Studio Aperto, l’unico tg generalista che cattura gli under 30, paradossalmente il meno considerato dai politici ma che arriva anche al 15% fra gli under 30.

Ad allarmare gli analisti è il tipo di target a cui parla la tv generalista. L’incremento di ascolto interessa molto gli over 50 ma i nativi digitali sembrano quasi tagliati fuori. Tuttavia ora pare che la politica abbia voglia di rimediare. La premier Meloni utilizza i social in un’ottica più young: post coni suoi amati gatti o con i giovani sportivi italiani che hanno successo nel mondo.

 

Schlein sembra invece più interessata a una fascia più matura. Tony Blair si faceva massacrare dai ragazzacci di Mtv, Obama passò alla storia perché pulì una casa in un reality dedicato a giovani coppie in cerca di abitazioni. Ma il rischio è che ormai la politica faccia fatica a trovare punti di contatto con il mondo dei millenial.

 

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