L'aria che tira, Ronzulli ammutolisce Meli: "Perché dirsi antifascista se lo si dimostra nei fatti?"
Scontro tra Licia Ronzulli e Maria Teresa Meli da David Parenzo a L'aria che tira, su La7, nella puntata del 24 aprile. In studio si riaccende la polemica su fascismo e antifascismo. I toni si infiammano presto: "Se lei non va in giro con quel cartello è un fascista?", dice la senatrice di Forza Italia riferendosi al servizio mandato in onda e rivolgendosi alla giornalista de Il Corriere della Sera. "Perché uno deve dire di essere antifascista se lo dimostra nei fatti?", insiste la Ronzulli.
E la Meli ribatte: "È un problema. Se uno non è in grado di dire 'sono antifascista' è un problema", rimarca la giornalista. Che prosegue: "Appena Giorgia Meloni è andata al governo la comunità internazionale si è preoccupata". Quindi "la domanda sul fascismo è stata fatta sia a lei sia a Ignazio La Russa e nessuno è stato in grado di dirlo. Ma non è una cosa complicata dire sono antifascista".
A quel punto Licia Ronzulli osserva: "Lo chiedono con una violenza... Io non vado a chiedere se uno è anticomunista, nessuno vuole tornare a quel momento". "Non c'è il pericolo fascista", ammette infine la Meli, "e anche la storia di Scurati mi fa sorridere perché paragonarlo a Matteotti vuol dire che non si sa nulla di storia".
Qui il botta e risposta tra Meli e Ronzulli a L'aria che tira
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