Don Camillo piace sempre (e quelle indiscrezioni sul Silvio Berlusconi del 1994)
Vi proponiamo "Tele...raccomando", la rubrica di Klaus Davi dedicata al piccolo schermo
CHI SALE (Il ritorno di Don Camillo)
Si racconta che dopo la discesa un campo del 1994 sia stato il presidente Berlusconi in persona a suggerire ai vertici dell’allora Fininvest di mandare in onda la celeberrima saga di film don Camillio e Peppone e che molti si domandassero perché il proprietario uscente del Biscione avesse formulato questa esplicita richiesta al top management.
Il motivo recondito non fu mai argomentato dal Cavaliere, ma la serie che contrapponeva il sindaco comunista di Brescello all’indimenticabile parroco del paese titillava alcuni sentimenti molto radicati soprattutto nell'Italia piu profonda. La saga ispirata ai romanzi di Giovanni Guareschi alimentava, lasciava intendere Berlusconi ai suoi, un subliminale sentimento anti comunista, efficace soprattutto presso le generazioni piu adulte, al punto da poter favorire certe scelte nell’urna, non certo ostili all’allora “Polo delle liberta”.
Verità? Leggenda? Fatto sta che la rimessa in onda sabato sera della puntata Il ritorno di don Camillo nonostante le fibrillazioni del palinsesto dovute alla guerra in Israele ha dato di nuovo ragione al geniale inventore della tv commerciale italiana. Quasi il 6% di share con picchi sui target over 60 di oltre l’8%, in particolare in Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Umbria, Calabria. Al netto delle considerazioni politiche, davvero impressiona come la saga continui a coinvolgere gli italiani.