Melaverde fa il botto, la sorpresa: perché la ricetta Mediaset funziona
Vi proponiamo "Tele...raccomando", la rubrica di Klaus Davi dedicata al piccolo schermo
CHI SALE (Melaverde)
Alla vigilia della grande protesta organizzata da Coldiretti al Brennero per fermare l’invasione di cibo straniero spacciato per italiano e contro l’UE che mette a rischio l’etichetta, astutamente Mediaset propone la prima puntata della 26ª edizione dello storico Melaverde dedicata alle colline di Conegliano e Valdobbiadene, Patrimonio Unesco dal 2019, e all’Altopiano di Pinè nell’Alta Valsugana, terra di produzione della farina Pinetana ricavata da una particolare qualità di frumento coltivata dagli agricoltori di quelle zone.
Il mantra di Coldiretti è salvaguardare l’unicità dei nostri prodotti e le loro caratteristiche. I programmi tv a cavallo tra ambientalismo e agricoltura hanno un’importante funzione perché spiegano come il legame col territorio sia irrinunciabile. Ed è proprio questa l’idea alla base del format di Canale 5 concepito da Giacomo Tiraboschi nel 1998 che si conferma un evergreen dell’agri-food con attenzione alla biodiversità e alle PMI d’eccellenza.
Annacquare questo percorso mette in pericolo la ragion d’essere stessa del Made in Italy e la gente ne prende sempre più consapevolezza, basta guardare gli ascolti: Melaverde ottiene il 19.1% di share con picchi oltre il 20% e sui 2 milioni di spettatori.