Quarta Repubblica, Paolo Mieli affossa il Pd: "Per debellare i cacicchi servono 60 anni"

martedì 9 aprile 2024
 Paolo Mieli

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Al centro dell'ultima puntata di Quarta Repubblica, su Rete 4, dell'8 aprile, condotta da Nicola Porro ci sono le inchieste giudiziarie che travolgono il Pd in Puglia e Piemonte. 

Il dibattito si accende sull'ultimatum lanciato dalla stessa segretaria dem Elly Schlein: "Abbiamo dei mali da estirpare, non vogliamo più vedere capibastone e cacicchi vari". Con chi ce l'aveva? Sicuramente con alcuni big del partito che esercitano sui territori - e sulle correnti - un forte potere accentratore. "Non vogliamo più vedere irregolarità sui tesseramenti", aveva aggiunto la Schlein,

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La parola "cacicchi" del resto ha contrassegnato decenni di lotte di potere nella sinistra italiana. Una parola che oltre a Schlein ha usato contro di lei Giuseppe Conte: "Io sto con lei se combatte i cacicchi".

E attenzione, avverte Paolo Mieli, perché "Schlein si è messa vicino Francesco Boccia che i cacicchi li conosce molto bene. Le battaglie contro i cacicchi hanno una loro storia, erano dei ras e per debellarli - si calcola da storici - ci vogliono una sessantina d’anni. Di questi sessant'anni 27 sono già passati. Da allora dura una guerra che per adesso vincono i cacicchi. Perché il cacicco è furbo", sottolinea l'editorialista e già direttore de Il Corriere della Sera. Che conclude: "Spero che Schlein stia altri trent'anni e vinca la guerra contro i cacicchi". 

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