Prima di Domani, Annalisa Chirico contro la sinistra: "Ilaria Salis, il chiasso non ha aiutato"
Una giornata - quella di oggi, mercoledì 3 aprile - in cui al centro dell'attenzione c'è stata a lungo Ilaria Salis, la 39enne di Monza detenuta in Ungheria. Già, perché da giorni si rincorrono voci circa una sua possibile candidatura tra le fila del Pd alle Europee, alla ricerca di un'elezione che potrebbe conferirle l'immunità diplomatica, carta per riportarla in Italia (su di lei pende l'accusa di aver partecipato al pestaggio di alcuni esponenti neonazisti a margine di una manifestazione a Budapest).
E proprio nelle ultime ore, dopo un incontro a pranzo con il padre di Ilaria Salis, Elly Schlein, segretaria del Pd, ha affermato che l'ipotesi di candidarla "non è in campo" e che "non ci sono trattative in corso". Una secca smentita alle voci, dunque, forse dovuta anche ai dubbi che lo stesso partito nutriva sulla mossa e ai dubbi espressi anche dal padre di Ilaria, Roberto Salis.
Della vicenda se ne parla a È prima di Domani, il programma condotto da Bianca Berlinguer su Rete 4. Ospite in studio ecco Annalisa Chirico, la quale risponde alle accuse di chi punta il dito contro il governo e Giorgia Meloni, accusati di aver fatto troppo poco per la Salis. "Io non credo che il governo su questa vicenda abbia colpe, davvero non credo. Mi sembra che ci abbia provato, il premier ha detto apertamente di aver parlato con Viktor Orban. La vicenda è molto complicata e purtroppo la diplomazia ha lavorato nel chiasso mediatico anche a causa di chi ha voluto politicizzare il caso", conclude la Chirico, puntando a sua volta il dito contro quel Pd che ha alzato il livello dello scontro col governo ungherese, forse ottenendo il risultato contrario rispetto a quello sperato.