Massimo Cacciari e lo scenario-Sarajevo: "È evidente, condurrà alla catastrofe"
Parla del pericolo di una nuova Sarajevo il professor Massimo Cacciari. Ospite di Tiziana Panella a Tagadà, su La7, nella puntata del 26 marzo, il filosofo lancia l'allarme sul "rischio di incidente nel 2024 come nel 1914" dopo l'attentato alla Crocus City Hall di Mosca e le dichiarazioni degli 007 russi che incolpano l'Ucraina di aver sostenuto e addestrato i terroristi islamici, con il coinvolgimento di Stati Uniti e Gran Bretagna.
"In qualunque momento può accadere Sarajevo", dice il professore. "Questo terrorismo islamico non ha nulla a che fare con l'Ucraina né tanto meno con gli Stati Uniti. È evidente che è così e che Putin sta cercando di strumentalizzare quanto accaduto per giustificare la guerra in Ucraina. È propaganda pura, quella della Russia, come da altre parti".
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"Se non si vuole risolvere il conflitto" tra Russia e Ucraina "in modo diplomatico e politico", prosegue Massimo Cacciari, "è evidente che ci sarà una escalation propagandistico-ideologica che condurrà alla catastrofe. Come è successo nel 1914".
Anche nel 1914, insiste il professore, "non c'era un Hitler che voleva conquistare il mondo. Anche nel 1914 c'è stata una serie infinita di malintesi per cui ad un certo momento è scoppiata una guerra che in sostanza nessuno voleva".
Qui l'intervento di Massimo Cacciari a Tagadà
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