Dossieraggio, Salvini picchia durissimo: "Spiare e sputt***", lo sfogo a La7
"Qualche giudice infedele e qualche giornalista di sinistra passavano il tempo a spiare e sputt***re migliaia di italiani". E' un Matteo Salvini ad alzo zero quello intercettato dalle telecamere di L'aria che tira, su La7, commenta l'inchiesta di Perugia sul dossieraggio.
"Se quello che dice il Procuratore è vero, vogliamo sapere chi erano i mandanti, chi pagava, chi incassava, su indicazione di chi, perché sta emergendo qualcosa di sconcertante che non ha precedenti in questi decenni", prosegue il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, poche ore dopo che il procuratore capo di Perugia Raffaele Cantone ha confermato in audizione al Copasir la gravità della situazione: "Sono numeri mostruosi - ha spiegato il magistrato in aula -, dobbiamo ringraziare il ministro Crosetto perché ha svelato un verminaio".
"I procuratori stanno parlando in maniera seria, da Melillo (il procuratore nazionale antimafia che mercoledì ha parlato in Commissione antimafia, ndr) a Cantone. Lo dico da cittadino italiano, non da segretario della Lega: se qualcuno ancora oggi sta spiando altri italiani voglio sapere perché e su indicazione di chi".
"Leggendo i giornali - prosegue Salvini - la maggior parte dei politici spiati e infamati sono donne e uomini della Lega, basta leggere i nomi. Perché? Non lo so, chiedetelo agli spioni. Evidentemente diamo fastidio ma non è così che si combatte, io gli avversari voglio combatterli con le idee, parlando di Abruzzo, di casa, di agricoltura, di ferrovie".
Salvini e il dossieraggio, guarda il video di L'aria che tira