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Che tempo che fa, Fazio intervista la Ferragni: subito un vaffa

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Le 10 domande che il Codacons gli ha chiesto di fare a Chiara Ferragni? L'intervista più attesa a Che tempo che fa comincia con l'elegantissimo "vaffa" del conduttore del canale Nove all'associazione dei consumatori.

"Ho sentito dire che c'era attesa per questa intervista", scherza il padrone di casa scatenando gli applausi del pubblico in studio, più simili a una clacque per la Ferragni, visibilmente emozionata e con gli occhi subito lucidi. Quindi via il sassolino, anzi il sassolone dalla scarpa: "Io non sono un giudice o un magistrato, mi chiedono di fare delle domande... Io faccio il mio mestiere". Quindi, per mettere in chiaro il tenore dell'intervista, subito una captatio benevolentiae per la sua ospite: "Penso che stasera non si debba eludere niente e che sia l'occasione per essere sinceri".

 

 

 

Ma di fatto è un microfono posto davanti alla influencer, un'accettazione acritica delle sue giustificazioni sul caso più spinoso, il pandoro-gate. Più comprensibile, invece, il tatto sulle questioni private e la crisi con il compagno Fedez, che per due volte Chiara risolve con un "vediamo, non so". "In passato abbiamo avuto altre crisi, questa è un po' più forte. Vorrei essere una stratega e fingere, ma purtroppo è vera. Però siamo due persone mature, ci vogliamo bene, continuiamo a parlare", sono le parole della Ferragni. 

 

 

 

"Il 15 dicembre 2023 la sentenza dell'Antitrust è stata uno spartiacque - spiega sulle questioni professionali e giudiziarie -. Se le persone hanno frainteso, vuol dire che le cose potevano essere fatte meglio. Da lì è iniziato un momento di grande cambiamento". 

"Pensavo di non aver fatto nulla di sbagliato. In quel momento mi sono resa conto che se alcune persone avevano frainteso le mie intenzioni, qualcosa che avevo detto o scritto, vuol dire che le cose potevano essere fatte meglio. È stato un momento di grosso cambiamento", ha aggiunto. "Caso pandoro? Avevo fatto in totale buona fede, alcune persone hanno frainteso. Chiedo scusa, non faccio più operazione di questo genere. Voglio restituire tutto. È stato un momento di grosso cambiamento. Io non sono dell'idea che la beneficenza vada fatta in maniera privata, fatta pubblicamente può creare emulazione, accendere un faro. Se c'è stato un fraintendimento vuol dire che c'è stato un errore. Ora non devo essere per forza perfetto, è bello far vedere le imperfezioni. Le insicurezze che avevo da ragazzina me le porto adesso, è importante parlare delle insicurezze che ci portiamo dietro".

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