L'aria che tira, Castelli contro la Morani: "Davano fastidio alla sinistra, e quindi idranti"
Nervi tesissimi a L'aria che tira, su La7. Da un lato Roberto Castelli e Franco Cardini, dall'altro Alessia Morani, Alessandro Cecchi Paone e il padrone di casa David Parenzo. Sugli schermi vanno in onda le immagini dei funerali dell'oppositore anti-Putin Alexei Navalny, a cui hanno partecipato centinaia di russi scesi in strada sfidando sia il gelo sia, soprattutto, le possibili ritorsioni del regime. Non è un caso che le principali tv più vicine al Cremlino abbiano deliberatamente ignorato l'evento.
"Censurati? Siamo sicuri? Stasera m'informo. E le altre televisioni democratiche?", esprime perplessità lo storico Cardini, ricordando la questione di Julian Assange e di Wikileaks. E ancora: "Molto strano, noi li vediamo così bene e invece la terribile polizia del maledetto tiranno non riesce a beccarli", prosegue a proposito dei manifestanti. Frase che indigna Cecchi Paone: "Se li becca vedrai come li riduce".
Parenzo invita il suo ospite a fare ironie, poi passa la palla all'ex ministro leghista Castelli, in collegamento. "L'errore del regime russo è trasformare un dissidente in un eroe, in un martire. Ogni regime, se vuole essere forte, deve tollerare la dissidenza - spiega Castelli -. Non posso dimenticare la vicenda Assange e la repressione dei pacifici manifestanti No Vax a Trieste, colpiti dagli idranti mentre facevano un sit-in senza fare male a nessuno. La libertà va sempre difesa, si comincia con gli idranti e non si sa dove si va a finire".
"Il ministro pagherà per le sue malefatte": Castelli-Morani, guarda il video di L'aria che tira
Altro polverone. Parenzo scuote il capo, "incredibile", e la dem Morani si innervosisce visibilmente: "Stiamo parlando di un morto perseguitato dal regime e dei portuali di Trieste che dopo 3 giorni di blocco del porto subirono l'utilizzo degli idranti, stiamo mettendo sullo stesso piano cose imparagonabili". "Guarda caso davano fastidio alla sinistra e sono stati presi a colpi di idrante", bombarda Castelli. "No, davano fastidio alla pandemia mondiale, è un po' diverso", risponde l'ex sottosegretaria all'Economia con Cecchi Paone che aggiunge: "E al traffico merci dell'Italia...". E qui Castelli cala l'asso: "Davano fastidio a un ministro che prima o poi dovrà rispondere delle proprie malefatte". In studio tutti perplessi: a Roberto Speranza, però, saranno fischiate le orecchie.