Di Martedì, Santoro deraglia: "Col fascismo treni in orario, ora bloccano i liceali"
"Il fascismo si vantava dei treni in orario, ora impediscono ai liceali di circolare". Michele Santoro, intervistato da Giovanni Floris nella puntata di diMartedì (La7), denuncia segnali di autoritarismo nelle manganellate delle forze dell'ordine sugli studenti che manifestavano a favore della Palestina. "Sono segnali molto preoccupanti perché dobbiamo essere liberi di circolare", tuona Santoro spiegando che "questo è un principio costituzionalmente garantito". Insiste il fondatore della lista per le Europee "Pace, terra e dignità": "Tu per circolare non devi chiedere il permesso, tu puoi andare dove vuoi, liberamente. Ti possono impedire di andare da qualche parte solo se ci sono ragioni di ordine pubblico superiori che si stanno manifestando. Ora quali ragioni ci possono essere per impedire che dei ragazzini disarmati di quindici o sedici anni possano circolare liberamente?". "Se me lo spiegano allora capirò anche io quale è questo principio".
Santoro è un fiume un piena mentre fa notare ai telespettatori di La7 che "mentre il fascismo si vantava di far arrivare i treni in orario, qui bloccano i ragazzi". L'ex giornalista Rai denuncia che, però, al contrario "se andiamo su un'autostrada l'ordine pubblico non c'è". "Se vediamo come circolano i tir sulle nostre autostrade", continua, "ci rendiamo conto che non c'è nessuna attività repressiva a questo riguardo eppure muoiono migliaia di persone sulle strade. Se guardiamo quanti muoiono nei cantieri ci rendiamo conto, a parte le quattro dichiarazioni che si fanno quando gli operai sono già morti, poi dopo i controlli non si fanno. Anche i controlli sui clandestini, su quelli che lavorano in nero nei cantieri, non ci sono. Eppure", conclude Santoro, "su questa cosa qui bisognerebbe essere molto severi".
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