Crollo di Firenze, Mario Giordano: "Immigrazione senza regole, dobbiamo avere il coraggio di dirlo"
Una durissima invettiva contro l'immigrazione senza regole e, tra le righe, la sinistra che non ha fatto nulla per combatterla e anzi l'ha favorita, più o meno consapevolmente. Mario Giordano inizia Fuori dal coro su Rete 4 con un infuocato monologo-copertina che prende spunto dalla tragedia di Firenze, con 5 operai morti nel crollo di un cantiere, per allargare lo sguardo sulla situazione italiana.
"Oggi sono fuori dal coro perché non ne posso più dell'ipocrisia di chi piange le morti sul lavoro e non ha il coraggio di ammettere una verità evidente: che se oggi chi lavora ha meno sicurezza, meno diritti, meno garanzie, meno stipendio e meno tutto, è per un motivo molto semplice, questo. L'immigrazione, Donato, l'immigrazione senza regole", esordisce Giordano rivolgendosi come sempre al suo fidatissimo regista dietro alle telecamere.
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"Bisogna avere il coraggio di dire che attraverso l'immigrazione senza regole è stata realizzata la più grande opera di distruzione dei diritti del lavoro che sia mai stata effettuata", incalza il giornalista tirando una stilettata proprio a quella parte politica che, sulla carta, fonda (o fondava) la sua ragion d'essere sulla tutela dei lavoratori.
"Voi vi ricordate? Fino a qualche tempo fa si andava sempre avanti, si conquistavano sempre un po' più diritti sul lavoro. Da qualche tempo invece si fa come il gambero, si va all'indietro: lavoro sempre più precario, sempre meno sicuro, sempre meno pagato. E perché questo? Perché c'è sempre un disperato disposto ad accettare delle condizioni sempre peggiori, e se non le accetti tu le accetta lui. E' a questo che è servita l'immigrazione senza regole", è l'amara conclusione di Giordano. E a qualcuno dalle parti del Pd, di Alleanza Verdi e Sinistra e della Cgil fischieranno le orecchie.
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