DiMartedì, Di Battista gela tutti: "Navalny ucciso? Strano, sarebbe una follia"
"La morte di Navalny la stanno utilizzando strumentalmente e politicamente per insistere sulla strategia, questo è il dramma". Alessandro Di Battista, ospite in studio di Giovanni Floris a DiMartedì, fa di tutto per passare se non come "putiniano" perlomeno come "anti-occidentale", sciorinando frasi a effetto che lasciano gli altri ospiti di La7, a cominciare da Italo Bocchino, francamente sconcertati.
L'ex deputato del Movimento 5 Stelle si scaglia contro il governo e una parte di opposizione: "In un momento di cui la Russia sta vincendo la guerra, Avdiivka è appena caduta e i russi hanno vinto le battaglie di Bakhmut e Mariupol e l'economia russa piaccia o non piaccia è più forte di quanto si sperava e l'Istat rivede al ribasso le stime del Pil per l'Italia, utilizzare la morte di Navalny come ha fatto Biden per convincere il congresso americano a votare gli aiuti per l'Ucraina, ecco questo è un uso strumentale".
"Navalny ucciso? Sarebbe una follia": guarda il video di Di Battista a DiMartedì
Poi rivolgendosi direttamente a Bocchino: "Dire che con Putin non ci si può trattare, l'unica soluzione è sconfiggerlo militarmente tanto muoiono gli ucraini". "Quindi l'ha ucciso Zelensky?", domanda provocatoriamente il direttore editoriale del Secolo d'Italia. "Non ho mai detto questo - si difende Dibba -, insistere con la strategia delle armi...". "Ma Navalny è stato ucciso o no secondo te?", lo incalza ancora l'ex An e Pdl. "Non ne ho idea, oltre a essere l'avvocato difensore della Meloni è pure medico legale?".
Quindi la frase che fa calare il gelo in studio: "Mi sembra molto strano, sarebbe una follia in questo momento durante il quale Putin è più forte ordinare l'assassinio di una persona che da mesi era dimenticata, la maggior parte dei politici che oggi utilizzano Navalny in maniera strumentale nei mesi scorsi se ne erano dimenticati, non sanno nulla di lui né di quello che è stato".
"Però se c'è un dissidente, viene avvelenato, viene mandato in Siberia a -40 gradi, un'idea della responsabilità se la si può fare no?", domanda Floris. Con le spalle al muro, Di Battista deve uscire allo scoperto: "Assolutamente, la responsabilità è del governo, se per un detenuto si tratta di una morte non naturale. Da qui a dire che sia stato Putin a ordinare il suo omicidio è una loro opinione, io non ne ho idea".