Otto e Mezzo, Gruber interrompe Giannini: "A questo punto invitiamo Mara Venier"
A Otto e Mezzo, striscia di approfondimento politico di La7 in onda subito dopo il tg di Mentana e condotta da Lilli Gruber, tiene banco il caso di censura che Mara Venier ha tenuto nei confronti dei cantanti Ghali e Dargen D’Amico nella puntata post-festival di Domenica In.
La parola va subito all’ospite, il giornalista ed editorialista di Repubblica Massimo Giannini, il quale su X aveva già usato parole molto dure e aveva scritto: “È vero, tutti i partiti hanno sempre lottizzato la Rai. Ma questi livelli 'nord-coreani' di censura, e di autocensura, non si erano mai visti. Mai. Grazie TeleMeloni!". Il concetto lo ribadisce anche nello studio di Lilli Gruber: “È grottesco, mentre succedono queste tragedie noi dobbiamo parlare di Sanremo, l’autobiografia della nazione. Quest’anno, tutto sommato, era stato un Festival senza polemiche politiche, piuttosto piatto da questo punto di vista".
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"L’anno scorso più vivace, Amadeus invitò alla prima puntata il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e Roberto Benigni fece un inno alla Costituzione, a pochi mesi dall’elezione del governo di Fratelli d’Italia e la cosa innescò parecchie polemiche. Quest’anno niente. L’unica cosa che c’è stata – spiega ancora Giannini – è una battuta di Ghali, che tra l’altro ha cantato una canzone splendida, Italiano Vero, ripercorrendo i fasti di Toto Cutugno, lui che si sente più italiano di tanti italiani e ha concluso dicendo ‘stop al genocidio’, solo questo. Dargen D’Amico è stato zittito da Mara Venier soltanto perché stava parlando del beneficio che le migrazioni apportano in un Paese a bassa demografia come l’Italia, anche dal punto di vista del gettito fiscale e della crescita del Pil, una cosa totalmente neutra. Ho visto nelle immagini – continua sbigottito Giannini – lo sguardo terrorizzato di Mara Venier che probabilmente guardava il funzionario Rai, come cantava all’epoca Renato Zero, è intervenuta e ha detto ‘no, però qui parliamo solo di canzoni’".
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A quel punto, Lilli Gruber lo interrompe e fa un appello alla “Zia” di Rai1: “Mara Venier la salutiamo e ovviamente la invitiamo, diciamo anche che l'hanno lasciata a Domenica In con una patata bollentissima, con una grande grana da gestire, le polemiche erano già infuriate con i comunicati dell'ambasciatore israeliano etc.”.
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Giannini, quindi, conclude: “Diventa un problema perfino se un cantante dice cessate il fuoco e l’altro dice che i migranti portano beneficio al Paese? Tele-Meloni ha un problema perfino per questo, per una conduttrice navigata come Mara Venier che a 73 anni deve rendere conto al funzionario Rai?”.
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