Otto e Mezzo, Bocchino: "Perché non andrei a cena con Ilaria Salis"
Italo Bocchino non le manda a dire. Ospite a Otto e Mezzo, il direttore editoriale del Secolo d'Italia, spiega la sua posizione sul caso Ilaria Salis. Roberto Zaccaria, anche lui ospite in studio, chiede un intervento più deciso da parte dell'Italia e del governo. Bocchino ribatte subito: "Quello che è stato fatto va nella direzione di tutelare Ilaria Salis. Giorgia Meloni ha chiesto al premier ungherese Viktor Orban di assicurare alla nostra connazionale un giusto processo e condizioni di detenzione dignitose. Questo è ciò che ha fatto Giorgia Meloni e l'Italia sta facendo la sua parte".
Poi Bocchino aggiunge: "Detto questo io non andrei certo a cena con Ilaria Salis perché non mi vedo bene con una persona che cammina con un manganello. Esprimerò forse un pensiero da italiano medio, ma io di fatto non vorrei che mia figlia andasse nella scuola dove insegna la Salis". Parole forti quelle di Bocchino.
"Ho chiesto a Orban trattamento di dignità": caso-Salis, interviene Giorgia Meloni
Alle parole di Bocchino si sono aggiunte quelle di Beppe Severgnini collegato con lo studio: "Quando una connazionale è in difficoltà bisogna aiutarla e la politica eil Paese devono unirsi senza distinguo. Per la Salis serve un prcesso equo e se necessario va riportata in Italia". Intanto in serata Ilaria Salis ha inviato una lettera al suo avvocato in cui ha raccontato di aver firmato un foglio dopo un interrogatorio da parte della polizia penitenziaria ungherese ma di non aver capito che cosa ci fosse scritto. Il caso resta aperto.
Nuova lettera di Ilaria Salis dal carcere: "Ho firmato, ma non ho capito nulla"