Rita Dalla Chiesa, lo schiaffo al Pd: "Se nei bagni ci fossero le poltrone..."
Le poltroncine? In Rai sarebbero state rosse anche quelle in toilette. Rita Dalla Chiesa, ospite di Quarta Repubblica, su Rete 4, riesuma un vecchio detto su viale Mazzini per ribattere a chi, oggi, parla di TeleMeloni. Spesso, chi accusa il governo di centrodestra di occupazione è chi, per lustri, ha chiuso gli occhi su quel che accadeva nella tv pubblica a guida progressista.
«Non ci posso stare - si inalbera la storica conduttrice di Forum, oggi deputata di Forza Italia -, l’arroganza in questi anni l'ho sempre vista nella sinistra che ha voluto tutte le poltrone». Quindi la battuta: «Dicevamo sempre che se nei bagni ci fossero state le poltrone, avrebbero voluto anche quelle. Questo ha fatto la sinistra in questi anni. Quando è stata nominata la Vigilanza Rai hanno cominciato a dire: “Adesso butteranno fuori tutti”». Un panico immotivato. «Pensavate che avremmo fatto fuori tutte le persone, questo non è avvenuto. Tutte sono rimaste al loro posto- rivendica ancora -. Quelle che se ne sono volute andare, se ne sono andate, come Fazio, ma le altre continuano a lavorare tranquillamente. Non c’è stata nessuna ossessione del potere da parte nostra. Non penso ci sia stata arroganza da parte del presidente Meloni. L’arroganza semmai in tutti questi anni c’è stata per la voglia di poltrone che ha sempre avuto la sinistra. Per quale motivo, una volta in maggioranza, avrebbero dovuto prendere indicazioni dalla minoranza?».
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«Sono convinti che qualunque nomina fatta da loro sia migliore perché loro sono più bravi, perché loro sono sul piedistallo, ci guardano con commiserazione come se fossimo dei deficienti e loro fossero le uniche persone in possesso di cultura e verità - chiosa la Dalla Chiesa a proposito dei compagni -. Non è giusto e non è onesto. Non è coerente con quello che dovrebbe pensare la sinistra».
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