Ornella Vanoni, "che due mar***i". Vizietto e imbarazzo, Fazio gelato
“Ora non posso più bere e mi faccio due maroni così. Non rido più per le cose di cui ridevo prima. Ridevo perché ero ubriaca”. Non serve avere come ospite Keith Richards per resuscitare lo spirito del “droga sesso e rock'n'roll”: basta avere Ornella Vanoni in studio.
Ogni aneddoto, ogni ricordo, ogni sfogo della ex cantante della mala milanese, ospite fissa di Che tempo che fa sul Canale Nove, è un colpo al cuore per Fabio Fazio, talvolta costretto pure a chiamare la pubblicità frettolosamente per raffreddare i bollenti spiriti della divina, capace di far sembrare la sempre sboccatissima Luciana Littizzetto una educanda della comicità.
"Poi muoio". La Vanoni si accascia sulla sedia, Fazio nel panico
A 90 anni, Ornella può dire e fare bellamente che vuole, in barba ai santoni del politicamente corretto. E così, nella serata in cui Fabietto intervista (di nuovo) Papa Francesco, è significativo che le sue trasgressioni finiscano per rubare la scena pure al Pontefice. “Potrei... dire caz***o”, azzarda facendo trasecolare il padrone di casa. “Ho sentito la Littizzetto, a proposito: ho sentito che si è rotto. Io ho un mio amico e mi ha detto che gli si è rotto. Ma non si può rompere. Il pene... Ma non si è rotto, non si è rotto - ripete scaldandosi tra le risatine sempre più isteriche delle signore tra il pubblico -, si è stortato, si è piegato, ha preso una forma come un croissant. E dice che ha un successo pazzesco”.
Si vola altissimo, come quando si lagna del suo ultimo Capodanno (“A Viareggio. Un'acqua, freddo e mal di schiena.., non avevo neanche portato il k-way. Io volevo morire lì") o quando passa dall'alcol ormai rimosso al fumo: “La badante che rolla era uno scherzo. Rollo io finché posso, poi non rollo più e muoio felice”. E si accascia, rantolando, sulla seggiola mentre Fazio invoca lo stop per la réclame. Lunga vita alla chanteuse.