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Senaldi: "Vannacci pensi a fare il generale"

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Che ne sarà del generale Roberto Vannacci? Il segretario della Lega Matteo Salvini gli ha ufficialmente offerto una candidatura alle prossime elezioni europee tra le fila del Carroccio, l'autore del contestatissimo libro Il mondo al contrario, che tanto ha fatto infuriare sinistra e amanti del politicamente corretto alla fine della scorsa estate, non ha ancora sciolto le riserve dicendo di volerci riflettere su a mente fredda. Ma la polemica è già scoppiata.

Ospite di Tagadà su La7, il condirettore di Libero Pietro Senaldi mette in guardia sia il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture sia Vannacci. "Non sono d'accordo con Salvini, non è che un generale possa scrivere un libro. Come non è opportuno che i giudici della Corte dei Conti facciano dei tweet dicendo 'facciamo schiantare il governo' (il riferimento è al caso del consigliere Degni, ndr) così un generale - sottolinea Senaldi -, finché è in servizio è più alto in grado, dovrebbe pensare a fare il suo lavoro". 

 

 

 

"Quel libro lì - prosegue il condirettore di Libero - è un manifesto politico e immagino che l'atto conseguente sia una candidatura. Non credo possa fare un partito suo - conclude a proposito del generale Vannacci -, se una lista gli offre asilo può darsi che lui sia molto tentato. D'altronde, bisogna dire, se lui si candida qualche voto lo porta perché mi sembra che qualche consenso nel Paese il suo libro lo abbia raccolto".



"Vannacci pensi a fare il generale". Guarda il video di Senaldi a Tagadà

 

"Ringrazio il Ministro per l'offerta della candidatura. Valuterò a mente fredda e deciderò nel futuro perché per il momento faccio e continuerò a fare il soldato con determinazione e passione come è stato fino ad adesso", erano state qualche ora prima le parole del generale Vannacci rilasciate all'agenzia Adnkronos, in risposta a quelle di Salvini a Quarta Repubblica di lunedì sera.  "Sono grato perché vuol dire che, se non altro, riconosce in me delle capacità e delle caratteristiche. Non ipoteco il mio futuro ma voglio essere l'unico padrone del mio destino: deciderò cosa fare, sia prendendo in considerazione la proposta del Ministro Salvini sia le tante alternative che ho nella mia vita".

 

 

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