Nicola Porro, "poi ci sono dei magistrati": bordata sulle toghe
A Stasera Italia su Rete 4 si parla del caso giudiziario del giorno, la condanna a 6 anni di carcere per Alex Pompa, il ragazzo che ha ucciso il padre per difendere la madre vittima di abusi continui. "La giustizia terrena - spiega Nicola Porro nel suo editoriale-copertina - oggi ha deciso di condannare a 6 anni di carcere un ragazzo, Alex, che ha ucciso il padre perché il padre stava usando violenza contro la madre. Cosa che accadeva da 15 anni, senza denunce ma con tante prove che poi si sono verificate. In primo grado è stato assolto, poi è stato condannato a 6 anni di carcere".
"La stessa giustizia - prosegue il conduttore, riferendosi alla vicenda di Mario Roggero - che nei confronti di un signore che faceva una legittima difesa che non è stata considerata tale, ha condannato a 17 anni un gioielliere che ha ucciso uscendo dal suo negozio, e di fatto giustiziando dicono i giudici, coloro che lo avevano rapinato, cosa che gli era peraltro successo pochi anni prima e che lo aveva messo, dice la difesa, in una condizione di turbamento psicologico".
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"Queste sono le giustizie terrene: condannare il gioielliere che si ribella e che non ha una difesa legittima secondo la giustizia e condannare perché non viene considerata legittima la difesa di un ragazzo che si difende e difende la madre dagli abusi del padre", prosegue ancora Porro.
"Non sto entrando nel merito delle sentenze, sto raccontando dei fatti. Una è stata considerata una cosa eccessiva e l'altra, sul tema più caldo della giornata, viene comunque discussa. E poi - conclude il giornalista - ci sono i magistrati: alcuni di loro, i più autorevoli, questi dubbi e queste incertezze che abbiamo noi non ce le hanno".
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