Di Martedì, Augias gela la Schlein: "Non mi sembra convintissimo..."
Nove mesi di direzione del Partito Democratico ed Elly Schlein è ancora sotto la lente d’ingrandimento degli scettici, che sono molti, che ancora non vedono in lei un leader autoritario per la sinistra e per l’opposizione al governo di centrodestra, capeggiato da Giorgia Meloni. A Dimartedì, talk politico in onda su La7 e condotto da Giovanni Floris, si discute anche di questo. Ospite è Corrado Augias, conduttore di un altro programma della tv di Cairo, “La Torre di Babele”, un format che compie un viaggio attraverso temi storici, culturali, politici ed economici, esplorando le connessioni tra passato e presente. Floris chiede subito ad Augias: “Se questa è la destra, ha fatto bene Elly Schlein a non andare al confronto di Atreyu? Elly Schlein la convince?”.
Augias è titubante: “Non lo so, guardi, ad Atreju avrebbe trovato un esponente di Vox che augura che il suo presidente del Consiglio, in Spagna, venga appeso a testa in giù. Capisce? C'è quell'ambientino lì, forse è meglio non andare”. L’autore, però, fatica a rispondere sulla Schlein, allora Floris lo incalza: “Ma… le piace Elly Schlein?”. Dopo qualche attimo di silenzio riflessivo, ma anche un po' imbarazzante, Augias sussurra un: “Si, è una donna determinata”.
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E ancora Floris: “Le piace?”. Allora Augias getta la maschera: “Floris, la guida di quello che era un grande partito della sinistra richiede una dote non di finezza, non di eloquio, di retorica, di abilità retorica, che la Schlein possiede in maniera ammirevole. Richiede una capacità di comunicazione che non s'impara, o ce l'hai o non ce l'hai”. Insomma, una bocciatura tout-court anche da parte di Corrado Augias, che non vede nella politica italo-svizzera quella capacità di attrarre l’elettorato verso il Partito Democratico, ormai lontano dai fasti di un tempo.
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