Bianca Berlinguer, un dolore privato: "Il grande rimpianto con mio padre"
Dai dolori professionali a quelli più privati, Bianca Berlinguer si confida a Verissimo, ospite di Silvia Toffanin su Canale 5, e gioca quasi in casa. Dopo una vita passata in Rai, infatti, la Zarina da questa estate è passata a Mediaset, su Rete 4, e ora è pronta a fare il bis. A E' sempre CartaBianca, il martedì sera, da gennaio aggiungerà l'impegno quotidiano a Stasera Italia, sulla stessa rete.
Si parte dall'addio alla Rai, "ragionato ma doloroso". "Mi ha procurato tante notti insonni - spiega la giornalista alla Toffanin -, per cui non è stata presa a cuor leggero. Quello che mi ha portato a decidere di cambiare azienda, poi un cambio così netto, così radicale, è stato anche un po' l'allontanamento che io avevo sentito molto negli ultimi anni da parte dei vertici Rai nei confronti della nostra trasmissione, di CartaBianca. Mi sono sentita molto spesso sola, con la sensazione che non ci fosse interesse a investire su questa trasmissione, più sopportata che valorizzata".
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"Dopo un inizio faticoso come era inevitabile devo dire che ora sta andando bene - ammette -. Trentaquattro anni di Rai sono tanti, è tutta la mia vita, ci sono entrata quando avevo venticinque anni e ne sono uscita che ne avevo molti di più, l'anno scorso.
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Quindi spazio al grande trauma della sua vita privata, un rimpianto fortissimo che ancora oggi la accompagna. La morte improvvisa di Enrico Berlinguer, suo padre nonché amatissimo e rispettato leader del Partito comunista italiano, avvenuta quasi 40 anni fa per un malore durante un comizio.
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"Quelle immagini non le ho più volute vedere - ricorda -. Quando è sceso da quel palco non c'era possibilità di salvarlo. Ho tantissimi rimpianti perché se ne è andato così, volevo che vedesse il mio diventare donna. Il rimpianto più grande è che non ha conosciuto mia figlia", avuta a 38 anni "perché a quell'età ho avuto il desiderio di diventare madre". L'altro rimpianto è proprio questo: "Aver fatto solo una figlia, se tornassi indietro ne farei un'altra".