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DiMartedì, rissa Bonaccini-Magliaro: "Imbarazzante", "Ha mai lavorato?"

Roberto Tortora
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Duro scontro a DiMartedì, talk di approfondimento politico di La7 e condotto da Giovanni Floris, tra Massimo Magliaro, giornalista ed ex-capo Ufficio Stampa Msi-Dn dal ’77 al ’90, e Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia Romagna e presidente del Partito Democratico. Magliaro fa un’accusa pesante al Pd, intanto, ritenendolo inesistente come forza d’opposizione: “Credo che ci sia un grande problema in Italia, riguarda la tenuta dell'assetto democratico ed è il fatto che l'opposizione non esiste. Lei è presidente di un partito che non c'è, virtuale. Bertinotti, in un'intervista di pochi giorni fa e parlando della manifestazione a Piazza del Popolo, ha detto che è stata una manifestazione selfie, che non è servita a nulla, a nessuno, a niente”. 

A quel punto, rivolge domande specifiche a Bonaccini: “Perdoni se cerco di essere caustico con lei, rappresenta il partito democratico, probabilmente molto più della Schlein. Su di lei gravano delle critiche anche all'interno del suo ambiente, anche abbastanza cattivelle. La sua grande responsabilità è stata quella di avere inventato la Schlein, che prima di lei era una sconosciuta, era amica dei centri sociali di Bologna, ma nessuno sapeva chi fosse. Lei è stato il braccio destro di Renzi – prosegue Magliaro - ora è contro Matteo Renzi, il quale dice di lei cose non proprio positive e di lei si dice anche che non ha mai lavorato, non ha un lavoro. È nato assessore, ha fatto sempre come lavoro l'assessore nel suo paese, Campogalliano, fino ad arrivare al grado molto importante di oggi. Sono critiche pesanti che, però, riguardano la credibilità di un partito come il suo, che ha lasciato fare opposizione non ai suoi uomini, ma ai media, ai giornali etc.”.

 

DiMartedì, rissa Bonaccini-Magliaro: clicca qui per guardare il video

Bonaccini risponde, molto irritato: “Posso dire che sono domande davvero imbarazzanti per chi le fa? Non per me che devo rispondere”. Magliaro, allora, lo incalza: "Risponda! Ha mai lavorato? Che lavoro fa lei? Bel lavoro l'assessore a 20 anni. Chieda a chiunque in giro se non è un bel lavoro fare l'assessore". Il presidente del PD, allora, prosegue: “Guardi che io ho fatto l'assessore a 20 anni nel mio Paese, perché sono stato eletto col voto dei cittadini, poi ho fatto l'assessore al comune di Modena, perché mi son candidato e sono stato eletto con il voto dei cittadini. Si chiama democrazia, non so se lei ha nostalgia di qualcos'altro, ma questa è la democrazia. Poi ho vinto due volte le elezioni in Emilia Romagna, mi sono sempre candidato e sono sempre stato eletto. Se lei viene in Emilia Romagna, non si agiti, può trovare chi le dice che ho governato bene o male, ma una cosa che anche chi non mi vota dirà è che io lavoro dalle 12 alle 18 ore al giorno, compresi sabati e domeniche. Sulla qualità del lavoro lascio giudicare ai cittadini”.

 

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