Davigo e i complotti, Mauro Mazza lo gela con uno sguardo
"Che ne pensa di questa denuncia di Guido Crosetto?". Era inevitabile: Giovanni Floris parla delle pesanti accuse alla magistratura politicizzata avanzate dal ministro della Difesa dalle pagine del Corriere della Sera e a DiMartedì, ospite quasi fisso, ecco il commento di Piercamillo Davigo, ex magistrato del pool milanese di Mani Pulite.
"Per quel che ho capito io farebbe riferimento a dichiarazioni pronunciate in pubblico, a un convegno - premette Davigo -. Sarebbe un unicum nella storia un complotto pubblico". In studio c'è l'ex direttore del Tg2 Mauro Mazza, che ascolta in silenzio, sembra quasi mordersi la lingua per non replicare subito al magistrato e il cui sguardo gelido è già un commento "tra le righe" alle parole di Davigo.
Mazza fulmina Davigo con uno sguardo: guarda il video di DiMartedì
"Io non credo ai complotti, pensare ai complotti significa non avere idea di come funzionano gli apparati giudiziari, a tacer del fatto che quasi mai i complotti riescono". Parole, queste ultime, che suonano oggettivamente inquietanti dal momento che nel caso specifico si sta parlando di due poteri autonomi dello Stato, quello politico-esecutivo incarnato dal governo e quello giudiziario rappresentato dalle toghe.
Tutto l'impianto della trasmissione sembra comunque una sorta di "processo a Crosetto", visto che un altro importante contributo al dibattito arriva dal direttore del Fatto quotidiano Marco Travaglio, schieratissimo in difesa della magistratura (anche quella cosiddetta politicizzata) e contro il ministro della Difesa. "Altro che nuova destra - taglia corto Travaglio -, questo è vecchio berlusconismo. Proviamo a immaginare un altro Paese in cui i politici, anziché governare, pensano ai giudici". Difficile, viene da aggiungere, pensare anche a un altro Paese in cui i magistrati discutono pubblicamente con tanta leggerezza di politica e di "opposizione" al governo senza suscitare dubbio alcuno sulla loro terzietà.
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