Kasia Smutniak, la sparata in tv: "Mea culpa dei maschietti, tutte le donne subiscono violenze"
Kasia Smutniak non usa giri di parole. E nel talk show del sabato sera, "In altre parole", di Massimo Gramellini spara a zero sul mondo maschile. L'attacco nasce dalle polemiche di questi giorni sul patriarcato dopo l'omicidio di Giulia Cecchettin. E così nel giorno in cui le femministe sono scese in piazza per urlare contro il governo ma soprattutto per aggredire verbalmente Israele sventolando le bandiere della Palestina, l'attrice afferma: "Adesso tocca ai maschietti, un mea culpa generale può essere qualcosa. Io non conosco una donna, me compresa, che non abbia subito violenze. E se non le ha subite è solo questione di tempo".
Una generalizzazione di una vicenda con il metodo dei luoghi comuni un tanto al chilo. Non tutti gli uomini sono violenti, non tutte le donne hanno subito violenze. Questo va messo in chiaro. La Smutniak poi rincara la dose proprio sul tema del patriarcato: "Io non posso proprio pensare che siamo nel 2023 e ci stiamo chiedendo del senso della parola patriarcato, se esiste o se non esiste. Noi questi discorsi li abbiamo già fatti, li abbiamo fatti all’interno di relazioni familiari tra donne che si tramandano il sapere, tra le amiche e poi non conosco una donna, me compresa, che non ha subito subito delle violenze, fisiche, psicologiche, economiche di qualsiasi tipo. Non conosco una donna che conosce una donna che non le ha subite”. Insomma ormai la vicenda della povera Giulia è stata politicizzata. E continua la caccia al maschio...
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