Quarta Repubblica, Sansonetti: "Deportazione organizzata", gelo in studio
Il patto Italia-Albania sull'immigrazione infiamma il dibattito da Nicola Porro, a Quarta Repubblica, su Rete 4, nella puntata di ieri sera 13 novembre. In studio c'è Piero Sansonetti che è totalmente contrario all'intesa stretta tra la premier Giorgia Meloni e il primo ministro albanese Edi Rama che prevede la realizzazione di due centri in Albania, appunto, dove trasferire parte dei migranti che sbarcano sul territorio italiano.
"È una deportazione organizzata che viola tutti i diritti internazionali", attacca con parole molto dure il direttore de L'Unità.
"Mi dici come mai? Cosa abbiamo scoperto": Porro demolisce Landini in tv | Video
Ma sembra l'unico in studio a pensarla in questo modo. "Trovo folle schierarsi prima ancora che arrivi il primo provvedimento contro questo protocollo", ribatte infatti Simonetta Matone. Che peraltro, aggiunge la deputata della Lega e magistrato, "tra gli altri effetti avrà anche quello di dissuadere gli immigrati dal venire in Italia".
E Vittorio Sgarbi, anche lui ospite di Porro, ironizza: "Il fatto che Rama dia accoglienza rende l’Albania un’estensione dell’Italia".
Albania e premierato, il suicidio dei "verdi" di Ultima Generazione in strada a Milano
è poi lo stesso Edi Rama, in una intervista al Tg2 Post a parlare: "Se questa cosa non fosse stata fatto tra l’Italia e l’ Albania, ovvero tra un Paese Ue e un Paese extra E europeo, senza la Unione davanti, nessuno parlerebbe". E ancora ha aggiunto: "Il fatto che si parla solo perché c’è un Paese europeo ma non Ue che entra e si colloca fra i Paesi che vogliono fare qualcosa contro questo fenomeno è un fatto che racconta tutto sulla confusione che c’è in Europa, sulla confusione che c’è dappertutto, tra quelli che si oppongono e dicono sempre di no, ma quando chiedi loro come si fa, non lo dicono. Poi quando hanno la possibilità di farlo, fanno la stessa cosa, a sinistra, a destra. Per la prima volta si fa qualcosa di diverso e allora cominciamo a fare le polemiche".