Luciana Littizzetto, veleno su Meloni: "Non eravate manco una famiglia tradizionale"
"Caro Jean Maron. Gran Mogol dei maschi smargiassi, Giambruno e trino. Maschio beta di donna alfa, Alen Belon, Elvis the pelvis di Rete 4. Portatore sano di ciuffo a grande onda di Kanagawa e di ben tre nomi maschili Andrea, Gian e Bruno responsabili forse dell’esubero di testosterone che fatichi a smaltire": inizia così la lettera ironica che Luciana Littizzetto ha scritto all'ex compagno di Giorgia Meloni, Andrea Giambruno, protagonista nei giorni scorsi di alcuni fuorionda di Striscia la Notizia. La comica torinese l'ha letta durante la puntata di Che tempo che fa andata in onda ieri sera sul Nove.
La Littizzetto, poi, gli ha lanciato una stoccata al veleno sguazzando in una vicenda privata che ha toccato da vicino il premier: "Ti ricordi quando dicevi alle ragazze molestate e stuprate: se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi, magari eviti anche di incorrere in determinate problematiche perché poi il lupo lo trovi? Ecco. Tu invece se eviti di dire ca**ate magari eviti anche di incorrere in determinate problematiche perché poi un microfono aperto lo trovi. Ma la colpa non è mica del microfono, il problema è che quelle c**ate le hai dette. Le hai pensate. Il problema non è il fuorionda, è il dentro-cranio”.
Camicie "giambrune" all'assalto del governo: chi perde la faccia (a sinistra)
In un'altra lettera, la comica si è rivolta direttamente a Giorgia Meloni: “Hai fatto bene a mollarlo. Con Salvini non puoi farlo ma con lui si. Non eravate nemmeno una famiglia tradizionale e quindi vi risparmiate pure il divorzio”. Una frecciatina che colpisce il premier sul piano pubblico probabilmente in uno dei momenti più delicati della sua vita. Un attacco già sferrato nei giorni scorsi da Riccardo Magi, Alessandro Zan e Giuseppe Conte. La comica alla fine ha chiuso con un post scriptum: "Come vedi la triade santa, mamma papà e bambino, è saltata ancora una volta. E non credo basterà una pèsca a salvarla".