Parenzo difende Salvini e attacca il generale: "E le bandiere di Israele bruciate sì?"
Vietato scendere in piazza contro il terrorismo. Concesso, in nome della democrazia, bruciare le bandiere di Israele alle manifestazioni "pacifiste". Il dibattito in studio a L'aria che tira, su La7, è illuminante. E David Parenzo, forse per l'unica volta nella sua vita da giornalista, si ritrova costretto a difendere Matteo Salvini.
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Il leader della Lega ha annunciato una grande manifestazione di piazza per il 4 novembre, giorno della festa delle Forze armate, per "difendere la libertà che abbiamo conquistato". Un occasione per riaffermare la lotta al fanatismo islamico e al terrorismo alimentati anche dalla guerra di Hamas contro Israele.
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In studio a L'aria che tira il generale Maurizio Fioravanti attacca pesantemente il vicepremier e ministro: "Proporre una cosa del genere non è solo una piccola coltellata alla coalizione di governo ma rappresenta un pericolo elevatissimo per tutto il personale civile e militare che in questo momento opera all'estero, in Libia, in Niger, in Libano, in Kosovo dove la presenza musulmana è rilevante. È completamente fuori luogo. La reazione del mondo musulmano è molto emotiva...".
"Ah, addirittura", osserva quasi sgomento Parenzo. Il generale elogia la "posizione prudentissima del ministro della Difesa Crosetto" e il conduttore a quel punto chiede: "Se lei dovesse dare un suggerimento al ministro Piantedosi gli direbbe di vietare quella manifestazione?". "Assolutamente, io parlo da ex comandante. In questo momento non è opportuno, la prima colpita sarebbe la premier Meloni".
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"Ma noi in occidente possiamo evitare di manifestare? - sottolinea ancora Parenzo - Abbiamo visto manifestazioni di palestinesi con bandiere israeliane bruciate. Noi lo abbiamo tollerato più volte, si può fare anche questo in democrazia. Però quella manifestazione in nome di Oriana Fallaci non andrebbe fatta".
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