Fuori dal Coro, orrore in moschea: "Ebrei immondizia", la telecamera nascosta
Le telecamere di Fuori dal coro e gli inviati di Mario Giordano entrano in scantinati ed edifici, "ufficialmente centri culturali ma in realtà moschee abusive, e Milano ne è piena". E' lì che prospera "l'islam violento", che sta trovando nuova linfa in questi giorni drammatici di scontro tra Israele e Hamas.
La causa palestinese, che un tempo poco aveva a che fare con la religione, oggi è una poderosa macchina di proselitismo e odio. "Dovete togliere le scarpe e potete entrare per pregare", spiega un Imam a una giornalista di Mediaset, che filma tutto riprendendo il responsabile della moschea abusiva, Kabir.
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L'imam indica le due stanze per la preghiera riservate alle donne, poi a telecamera accesa e nascosta ammette: "Ho aperto qui dal 2013". Lo stesso Imam è stato condannato a 4 anni e 7 mesi di reclusione per stalking, "nella sentenza si parla di una serie reiterata, costante, martellante e lunghissima serie di molestie, intrusioni, minacce, danneggiamenti e talora percosse. In passato era già stato condannato per violenza sessuale e resistenza a pubblico ufficiale".
Eppure, oggi, nonostante come sosteneva il giudice "l'imputato nel suo percorso di vita abbia palesato una notevole propensione al crimine), Kabir può "formare" i musulmani di domani, nell'abusivismo più totale.
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Altro servizio, altro giro nell'Islam italiano fuori controllo. "Gli ebrei sono una immondizia, una razza che fa schifo proprio. Speriamo di vincere a Gaza", spiega un fedele fuori da una moschea di Napoli. "Noi pensiamo a come correggerli, ma loro non si correggono". E ancora: "E' arrivato il tempo, è arrivato il loro giorno!". Parole sconcertanti, spiega il giornalista di Fuori dal coro, raccolte pochi giorni fa subito dopo la strage di civili israeliani perpetrata da Hamas tra kibbutz e rave nel deserto.