Andrea Scanzi, firma de Il Fatto Quotidiano, in collegamento con Lilli Gruber a Otto e mezzo, su La7, nella puntata del 16 ottobre commenta così la manovra finanziaria del governo Meloni: "C'è una distanza enorme tra quello che Giorgia Meloni ha promesso e quello che ha fatto. È una manovruccia, sono nozze coi fichi secchi. Le nozze sono bruttine e i fichi secchi sono pessimi. Non è che possiamo stare qui ad esultare, me lo dici prima e ci rimango meno male". Quindi attacca il giornalista: "Questa finanziaria è già stata blindata. Questo significa che ha esautorato il Parlamento". In terzo luogo, prosegue Scanzi, "la coperta è corta, e lo sappiamo tutti. Tu decidi di fare un deficit programmato. Quali sono le tue scelte? Il pil sta crollando. Noi non investiamo niente".
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Giorgia Meloni invece parla di una manovra "molto seria e realistica" che concentra "le poche risorse a disposizione su chi ha maggiormente bisogno". illustrando la legge di bilancio da "poco meno di 24 miliardi di euro" approvata in Consiglio dei ministri. Un via libera, spiega la premier, arrivato "a tempo di record, in poco più di un’ora, a dimostrazione dell’unità di vedute del Cdm e della maggioranza che sostiene il governo". E alle parole di Scanzi risponde Italo Bocchino: "Questa manovra risponde ai bisogni delle fasce più deboli e affronta le emergenze del Paese. Il piano economico del governo ha un'orizzonte di legislatura di cinque anni".