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DiMartedì, sparata-Di Cesare: "Iolanda Apostolico? Penso alla Stasi", caos in studio

Roberto Tortora
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Attimi concitati a DiMartedì, talk politico di La7, quando il conduttore Giovanni Floris chiede a uno dei suoi ospiti, la professoressa Donatella Di Cesare, docente alla Sapienza di Roma, un parere sulla vicenda Iolanda Apostolico e lei azzarda un paragone a dir poco fuori luogo, citando la Repubblica Democratica Tedesca.

Queste le parole della Di Cesare: “Mi viene da pensare alla Stasi, alla DDR, al controllo, alla sorveglianza”. La interrompono subito, scandalizzati, sia Stefano Zurlo sia Francesco Giubilei che la accusano: “Siamo seri però dai, non facciamo paragoni offensivi, stasera le sta sparando”.

 

 

 

La vicenda che coinvolge il magistrato Apostolico, ricordiamo, risale al 2018 quando venne ripresa in un video, girato da un carabiniere, mentre era intenta a partecipare ad una manifestazione pro migranti al porto di Catania. Oggi si discute sul suo grado di imparzialità rispetto alla questione, dopo la sentenza che ha permesso la liberazione di quattro migranti dal centro di Pozzallo.



"Penso alla Stasi", "Siamo seri". Guarda il video della rissa a DiMartedì

 

Deve intervenire Floris per consentire alla professoressa di esprimere il suo concetto. “Su quel molo c'ero anch'io, ho manifestato anch'io. Io penso che in questo Paese siamo arrivati a un degrado tale – sostiene la Di Cesare - per cui viene attaccato chi ha manifestato allora per i diritti umani, perché quella era una manifestazione per i diritti umani, per chiedere che quei migranti che erano ostaggio sulla nave scendessero da quella nave. Qui c'è il problema – spiega la Di Cesare - che secondo me i magistrati sono cittadini, io non credo nell'obiettività, non ci credo, è una parola astratta. Tutti noi abbiamo una posizione politica, come cittadine e cittadini siamo chiamati ad avere una posizione politica. Che la magistrata fosse lì per me non mina in nessun modo il suo ruolo e la sua credibilità”.

 

 

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