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Otto e mezzo, Travaglio scatenato su Israele: "Perché ci odiano? Tutti rinc***?"

Marco Travaglio

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Marco Travaglio, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo, su La7, nella puntata del 10 ottobre, parla così delle vicende di Israele e della condotta dell'Italia: "Mi cadono le braccia perché ricadiamo nella solita tiritera, con l'applicare criteri morali con questioni che non c'entrano nulla con la morale, perché nessuno può dire di non avere bambini sulla coscienza", tuona il direttore de Il Fatto quotidiano. "Non mettiamoci su quella china perché non serve a niente".

 

 

 

Semmai, prosegue Travaglio, "serve a farci belli allo specchio, a dire adesso faccio un editoriale di fuoco dove li chiamo 'bestie maiali porci'. Risultato qual è? È che ci odiano. Ma la domanda è perché ci odiano? Sono tutti rincogl***iti? Sono tutti nati cattivi o abbiamo fatto qualcosa anche noi? Se non risolviamo questa domanda...", prosegue il direttore del Fatto. Che fa notare che "queste cose le scrivono i giornali israeliani di destra e di sinistra. Israele è una democrazia".

 

 

Il giornale israeliano Haaretz che "è il giornale progressista israeliano", osserva Travaglio, "ha detto che il disastro è chiaramente responsabilità di Netanyahu. Lo dicono loro. Perché noi dobbiamo essere meno democratici di loro? Ma c'è qualcuno che può davvero dire che difendiamo Hamas? Se continuiamo con le scomuniche andremo avanti altri cinquant'anni e non servirà a niente", conclude il giornalista.

Qui l'intervento di Marco Travaglio a Otto e mezzo

 

 

Travaglio si è riferito all'incipit di un editoriale pubblicato appunto sul quotidiano israeliano Haaretz che ha messo sotto accusa il premier Netanyahu: "Il disastro che si è abbattuto su Israele durante la festività di Simchat Torah è chiaramente responsabilità di una sola persona: Benjamin Netanyahu. Il primo ministro, che si è vantato della sua vasta esperienza politica e della sua insostituibile saggezza in materia di sicurezza, ha completamente omesso di identificare i pericoli a cui stava consapevolmente conducendo Israele quando ha istituito un governo di annessione ed espropriazione, quando ha nominato Bezalel Smotrich e Itamar Ben-Gvir a posizioni chiave, mentre ha abbracciato una politica estera che ignorava apertamente l’esistenza e i diritti dei palestinesi".

 

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