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Striscia la notizia e lo stupro di Caivano: cos'è andato in onda a giugno

Roberto Tortora
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Lo stupro di Caivano ha lasciato strascichi e sgomento che riverberano ancora oggi a quasi due mesi dal fattaccio. Due cuginette di 10 e 12 sono state violentate da un branco di adolescenti in un capannone. Non solo, i mostri riprendevano tutto con gli smartphone e i filmati venivano poi mandati in giro come atto di vanto e persecuzione nei confronti delle vittime.

 

 

 

Un fatto atroce, che ha indignato l’Italia intera nel momento in cui i familiari delle bambine hanno sporto denuncia ai carabinieri. Prima di questo episodio, però, Striscia La Notizia aveva già realizzato un servizio sul luogo della violenza, era il mese di giugno, in cui denunciava lo stato di abbandono del luogo. In particolare, c’era stato Luca Abete, l’ormai storico corrispondente dalla Campania del tg satirico. Invitato dal parroco del luogo, don Maurizio Patriciello, non nuovo a battaglie contro violenza e criminalità. Il prete aveva fatto un appello: “Questo scempio è sotto gli occhi di tutti, aiutateci!”. Ma politica e amministratori poco o nulla hanno fatto per porre rimedio a quel "buco nero".
 

Striscia la notizia e il degrado del Parco Verde: guarda il video dell'inviato Luca Abete

 

La violenza della due bambine è avvenuta in centro sportivo abbandonato, vicino al Parco Verde, un’area realizzata con uno scopo preciso: ospitare i napoletani rimasti senza casa nel famoso terremoto del 1980. Un luogo di vita e di gioco, arrivato ad ospitare fino a 6mila persone negli anni e che apparteneva ai bambini, come spiega Don Maurizio: “Bisogna indignarsi, e per indignarsi bisogna conoscere la realtà". La speranza di rinascita, con l’attenzione mediatica, c’era tutta. Il Parco Verde di Caivano oggi, invece, è ritenuto la più grande piazza di spaccio d'Europa ed è tornato a far parlare di sé ma per uno dei peggiori fatti di cronaca degli ultimi tempi.

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