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Pier Silvio Berlusconi, quella domanda su Cesara Buonamici: ora tutto torna...

Roberto Tortora
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La rivoluzione in casa Mediaset è cominciata con la presentazione dei nuovi palinsesti e le produzioni dei programmi, rivisitati, che rivedremo a partire dall’autunno sono, per il momento, cantieri con lavori in corso. A dare il suo punto di vista, in un’intervista su Chi, è Clemente Mimun, il direttore del Tg5, che ha “prestato” la sua conduttrice di punta, Cesara Buonamici, al Grande Fratello Vip, di cui farà l’opinionista. Queste le sue parole: “Come vedo Cesara Buonamici come opinionista del Gf Vip? Quando Pier Silvio mi ha chiesto cosa pensassi gli ho detto che era un’ottima idea. E poi c’è e ci sarà sintonia fra lei e Alfonso Signorini. Ogni volta che Signorini si collegava con lei al Tg5, prima della diretta del Gf Vip, le diceva: perché non vieni qui?’ Sono sicuro che questa scelta di Pier Silvio avrà successo“.

Una mossa che darà i suoi frutti, dunque, per Mimun, che ha speso parole di elogio per un altro reality, stavolta il viaggio nei sentimenti di Temptation Island, reduce da ascolti da record nell’ultima edizione, condotta sempre da Filippo Bisciglia: "L’altra sera stavo vedendo su Iris Il Laureato, un film cult, ma alla fine ho scelto Temptation Island. Un programma con un lavoro di montaggio straordinario, che ti fa venire voglia di capire come va a finire”. Mimun ha da poco compiuto 70 anni ed ha parlato anche al Corriere della Sera per ripercorrere le tappe più importanti della sua carriera, dando il suo parere anche sulla rivoluzione in Rai dopo gli addii di Fabio Fazio, Lucia Annunziata e Bianca Berlinguer: “Più che Rai melonizzata a me sembra che i vertici cerchino di trovare la difficile quadra del riequilibrio. Si è gridato allo scandalo per chi ha preso altre strade, senza neppure aspettare la scelta dei palinsesti. Alcuni hanno scelto l’avventura, i nuovi stimoli professionali, o quei soldi che la Rai non può dare". 

 

Infine, la sua esperienza in Mediaset: “Ho sempre lavorato e lavoro in assoluta libertà editoriale. Abbiamo un terzo dei giornalisti del nostro concorrente, il Tg1, mezzi assai minori e ogni giorno lo talloniamo“. Nel 2011 Mimun fu colto da ictus e, nei giorni più difficili del suo ricovero, fu Silvio Berlusconi a incoraggiarlo a non lasciare il Tg5 e gli mandò addirittura un computer abilitato alle video-riunioni: “Mi disse: ‘Guarirai lavorando, ti chiedo qualità del Tg e buoni ascolti’. Devo a lui se sono tornato in buona forma“.

 

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