Cerca
Logo
Cerca
+

Paragone, lezione a Zaki: "L'Italia lo ospita e gli ha restituito la libertà"

Claudio Brigliadori
  • a
  • a
  • a

Tutto come previsto, forse. Quello di Patrick Zaki è diventato un caso politico e la responsabilità, questa volta, sembra proprio dello stesso studente egiziano condannato a Il Cairo e per il quale il governo italiano ha contribuito a ottenere la grazia. Il ragazzo ora tornerà in Italia, nella “sua” Bologna dove studiava, ma ha rifiutato il volo di Stato perché non vuole stringere la mano alla premier Meloni.

 

 

 

Ospite di Controcorrente su Retequattro, dopo aver fatto i complimenti d’obbligo alla diplomazia italiana che sul caso è al lavoro, sottotraccia, da anni, Gianluigi Paragone (ascoltato da Paola De Micheli, esponente del Pd) ha dato a Zaki un consiglio di buonsenso: «Ci si deve infognare sempre nelle solite polemiche. Non vuole prendere il volo di Stato, va bene. Mi auguro che abbia l’accortezza e un po’ anche la decenza di capire che, anche se questo è un governo di centrodestra e magari non è il governo dei suoi sogni, comunque gli ha restituito la libertà».

 

 

 

Una stretta di mano non sarebbe stata la fine del mondo, insomma, né un tradimento per i compagni di lotta. Ma forse certe cose a sinistra, dentro e fuori i confini italici, sono ancora difficili da comprendere e fare proprie. «Quindi forse un passaggio, un riconoscimento espresso, solido, importante nei confronti del governo, che rappresenta quindi le istituzioni di quel Paese che lo sta ospitando e gli ha restituito la libertà, mi sembra sia da parte di Zaki riconosciuto apertamente», sono le parole con cui Paragone chiude questa imbarazzante vicenda. A meno che Zaki non pensi bene di riaprirla, magari con qualche intervista su quotidiani a lui più “simpatici”. 

 

 

Dai blog