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Vittorio Feltri: "Non rompeteci le pal***e", sinistra travolta

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"Con Berlusconi ho lavorato tanto, lui mi ha dato molto e quindi sono sempre grato a lui e gli riconosco tutti i meriti che ha": Vittorio Feltri ha ricordato il Cav, scomparso lunedì scorso a 86 anni, durante il collegamento con Paolo Del Debbio a Dritto e Rovescio su Rete 4. "Era grande anche da piccolo Berlusconi, quindi non rompeteci le pa**e denigrandocelo perché non digeriamo questo modo di fare", ha poi aggiunto il fondatore di Libero, riferendosi alle polemiche di questi giorni su una presunta beatificazione dell'ex premier.

 

 

 

"Mi dispiace sia morto, avevo un appuntamento con lui, mi aveva telefonato", ha poi aggiunto Feltri. Che in un secondo momento ha raccontato un aneddoto sul suo rapporto con Berlusconi: "Lui mi chiamava 'numero uno' e io gli rispondevo che non arrivavo nemmeno al centesimo posto". A un certo punto, il conduttore gli ha chiesto: "Ai funerali di Stato c'erano Mattarella, Monti, Draghi, Schlein, Gad Lerner, chi è che ti ha stupito di più per la presenza?". E Feltri ha risposto: "Non mi ha stupito nessuno. Per quanto riguarda la Schlein, lo sappiamo che pur di farsi vedere va anche ai funerali, forse pure al cimitero per farsi fotografare, perché ne ha bisogno".

 

 

 

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