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Barbacetto e i funerali, tragica figuraccia: "Mi aspettavo che..."

Gianni Barbacetto

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Gianni Barbacetto, in collegamento con Myrta Merlino a L'aria che tira, su La7, nella puntata del 15 giugno, commenta così i funerali di Silvio Berlusconi che si sono tenuti ieri in Duomo a Milano. "Intanto quello che ho visto con i miei occhi. Una piazza del Duomo non gremita. Io mi sarei aspettato un tributo di popolo maggiore per un personaggio così mediatico, così amato da almeno metà degli italiani. Non c'era quella piazza strapiena che mi sarei immaginato", dice dimenticando forse che sono stati posti per ragioni di sicurezza un limite di capienza. Tant'è. "Questo, fuori. Dentro, invece", aggiunge il giornalista de Il Fatto quotidiano, "nel Duomo c'erano tutti i mondi berlusconiani, c'erano la destra e la sinistra, che su tante cose la pensa esattamente come Berlusconi. Non c'era il mondo, pochi capi di Stato, assenza totale. C'erano Ungheria, Qatar, San Marino, Non c'era l'Europa, la Germania, la Francia", sottolinea Barbacetto. 

 

 

Qui l'intervento di Gianni Barbacetto a L'aria che tira

 

"C'erano tante persone che sono state fatte ricche da lui. Intanto c'era chi gli ha voluto bene, la famiglia e i figli per i quali dobbiamo avere solo rispetto e silenzio. Può essere un avversario politico ma ci vuole solo rispetto per il dolore", sottolinea ancora il giornalista. "Il rapporto tra Marina e Marta Fascina è sembrato molto saldo, osserva Myrta Merlino, "il rapporto c'è". "Si tenevano per mano", conferma Barbacetto. "Ora c'è il problema dell'eredità, non solo quella economica e industriale, ma anche quella politica. Berlusconi era un fuori classe e senza di lui Forza Italia che era un partito personale non sta in piedi".

 

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