Rai, la presidente Soldi dichiara guerra al governo: "Strappo grave"
Marinella Soldi si ribella alle nuove nomine. La presidente della Rai, in audizione in Commissione di Vigilanza, parla di "una significativa riduzione del gender gap, sia in termini di carriera che di retribuzioni tra il 2021 e il 2022". La frecciata è chiara e fa riferimento anche al governo: "Uno sforzo purtroppo che non è stato fatto in occasione delle ultime nomine, in particolare per le direzioni delle testate giornalistiche, che sono state tutte al maschile". Insomma, per Soldi si è trattato di "uno strappo grave alle policy di genere aziendali, ratificate proprio dal Consiglio di Amministrazione un anno fa".
Ma non è l'unica battaglia su cui punta. La big di Viale Mazzini apre infatti ai giovani. Il motivo? "Sono profondamente convinta, come presidente della Rai e personalmente, che il nostro bene futuro come azienda e come Paese, dipenda dalla nostra capacità di mettere i giovani al centro di strategie e iniziative, dialogando con loro, aiutandoli ad essere protagonisti del cambiamento".
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Da qui la creazione del Gruppo di lavoro Giovani inter-direzionale aziendale ideato partendo dai dati. L'obiettivo, assicura, sarà quello di "adeguare la nostra organizzazione ai tempi e alle modalità di fruizione dell'era digitale significa rispondere meglio ai bisogni dei cittadini, senza lasciarne fuori nessuno". Gli ascolti degli ultimi tempi hanno infatti portato i vertici a rivedere i programmi e non solo. "La Rai, per essere centrale nella vita degli italiani, deve attuare la radicale trasformazione in media company digitale. A questo scopo - conclude - è essenziale portare a conclusione rapidamente il molto lavoro già fatto sui tre piani di azione sinergici: Contratto di Servizio, Piano di Sostenibilità, Piano Industriale".
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