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Zona Bianca, "sputava chiodi e pezzi di vetro": chi sconvolge Giuseppe Brindisi

Claudio Brigliadori
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La lotta tra l’uomo e il Diavolo non è solo roba da Hollywood: è una battaglia quotidiana, quasi banale e per questo molto, molto rischiosa. A Zona Bianca su Rete 4 il vaticanista Fabio Marchese Ragona parla dell’intervista realizzata nel 2015 al famoso esorcista Padre Amorth, un anno prima della sua morte. «Aveva in mano un barattolo con dentro chiodi, pezzi di vetro appuntiti e catene. Mi disse che li sputavano fuori gli indemoniati durante l’esorcismo», sottolinea il giornalista. 

Brividi lungo la schiena dei telespettatori, e la pelle d’oca continua anche quando prende la parola il teologo Padre François Dermine, in collegamento con Giuseppe Brindisi. «È vero che il Demonio minaccia l’esorcista? A lei è capitato di essere stato minacciato personalmente?». «A me sì - risponde l’ospite -, è già capitato. Noi insistiamo molto sugli aspetti spaventosi della presenza diabolica. In un certo senso avete ragione, c’è da temere il Demonio. Ma dobbiamo essere consapevoli che noi cristiani siamo opportunisti, ci schieriamo dalla parte del vincitore. E il vincitore è Gesù Cristo. Il Diavolo teme chi cerca di vivere secondo i suoi insegnamenti. Dobbiamo tenere conto che questi fenomeni straordinari possano avvenire, che siano possessioni, vessazioni o infestazioni di luoghi. Ma la lotta essenziale arriva a un livello molto più personale e profondo e si chiama tentazione». 

 

Insomma, chi andrà in questi giorni al cinema a vedere L’esorcista del Papa (il film con Russell Crowe ispirato proprio alla figura mitica del modenese Padre Amorth) o il più canonico e truculento La casa - Il risveglio del male lo tenga ben presente. Il pericolo inizia fuori dalla sala.

 

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