Di Maio, il sospetto della Merlino: "Messaggio dell'Europa a Meloni"
Nel suo editoriale di apertura alla puntata del 24 aprile de L'aria che tira, su La7, Myrta Merlino parla del ritorno di Luigi Di Maio che è stato nominato inviato speciale dell'Unione europea nel Golfo Persico e ne dà una lettura inquietante: "Una buona notizia, direte voi a casa, un riconoscimento importante per il nostro Paese", esordisce la conduttrice. "Invece no. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani spiega che Di Maio non era il candidato indicato dall'Italia e la Lega parla addirittura di scelta vergognosa", prosegue la Merlino.
Qui l'editoriale di Myrta Merlino a L'aria che tira sul ritorno di Luigi Di Maio
Che svela un retroscena: "Al di là della polemica politica, forse il governo dovrebbe preoccuparsi di quello che sembra un 'warning' in arrivo da Bruxelles. Cosa intendo dire, confermare Di Maio, nome indicato a suo tempo da Mario Draghi e simbolo di quella Italia, in piena sintonia con gli alleati europei, potrebbe essere il modo di Bruxelles per dire a Roma: 'signori miei, rimettetevi in riga perché noi andiamo avanti anche senza il vostro consenso'". E questo, conclude Myrta Merlino, "vale non solo per il Golfo Persico ma anche per i ritardi del Pnrr, per il Mes, per la gestione dei migranti, per la vicenda dei balneari. Bruxelles sembra insomma dire all'Italia: 'è finita la pacchia'".