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Giannini e Montanari, show anti-Meloni dalla Gruber

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Si scatenano le voci anti-governo da Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, nella puntata del 14 aprile. In studio si parla dello stato di emergenza deciso dall’Italia martedì per gestire la situazione dei migranti. Massimo Giannini,  direttore de La Stampa, e Tomaso Montanari, rettore della università per stranieri di Siena, sono agguerritissimi e di fatto non lasciano parlare Alessandro Giuli, unica voce fuori dal coro. Attacca per primo Massimo Giannini: "Il governo dichiara lo stato di emergenza? Più che stato di emergenza direi stato confusionale". E ancora: "La narrazione è cattivista, nel solco del 'dagli allo straniero', è un nemico. La situazione non è tragica come viene descritta, va gestita", sostiene Giannini.

 

 

Qui l'intervento di Massimo Giannini dalla Gruber

E Tomaso Montanari rincara: "Attaccare la protezione speciale mi sembra un gesto di vigliaccheria, propagandistico, di costruzione del nemico. Contrae il diritto d'asilo e non è vero che c'è un ingolfamento. Il ministro Piantedosi giustificando lo stato di emergenza dice 'l'abbiamo fatto anche per gli ucraini', il punto è che non si vogliono i neri, musulmani: è xenofobia. Questo è il vero punto". "È anche la consapevolezza che integrare chi è diverso da noi è più difficile", dice la Gruber. Giuli vuole intervenire ma Montanari non lo lascia parlare. 

Qui l'intervento di Montanari dalla Gruber

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