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Lenzi urla contro l'ecoteppista: "Ma come si fa?"

Claudio Brigliadori
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"Bisogna diffidare di chi vuole salvare il mondo". Massimiliano Lenzi lo dice in faccia a Simone Ficicchia, giovane esponente di Ultima generazione, il manipolo di eco-teppisti assai attivo nell'imbrattare le opere d'arte delle città italiane, da Roma a Firenze. Motivo della loro campagna mediatica, per così dire? Sensibilizzare governo e opinione pubblica sul tema del cambiamento climatico. Risultato? Essere presi per vandali, pazzi o semplicemente fessi dalla maggioranza degli italiani. "Cosa fanno per salvare il mondo? Imbrattano il Botticelli, Palazzo Vecchio... Ma che roba è?", scuote il capo il giornalista, ospite in studio di CoffeeBreak su La7, protestando con il conduttore Andrea Pancani: "E poi basta con queste parole di guerra, l'emergenza, che p***e dai".

 

 


Lenzi urla contro l'eco-teppista: guarda il video di CoffeeBreak

 

 

Seduto a un paio di metri da lui il Ficicchia, che salta sulla poltrona e interviene: "Come che p***e? Sta seriamente dicendo 'che p***e? Quest'estate sono morte delle persone, è caduta in poche ore la pioggia di mesi...". "Perché mi interrompi?  - si infervora Lenzi, arrivando ad alzare la voce - Cosa c'entra con quello che sto dicendo io? Ma come si fa a parlare con voi? Io faccio un ragionamento, chiedo perché imbratti dei monumenti e tu rispondi: 'Sono morte delle persone, è colpa tua. Dov'è la logica? Poi dice che la politica non ci parla con loro. Ma come fai a parlarci?".

 

 

 

E dire che soltanto una manciata di secondi prima, l'eco-talebano gli aveva proposto di sfilare nudi insieme per le strade delle grandi città, da Milano o Roma, come alternativa alle eclatanti iniziative di assalti a fontane e palazzi. “Io ci sto, vestito”, aveva teso la mano Lenzi. Tutto saltato, immaginiamo.

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